Il Sogno Ricorrente

Questo Blog è la conseguenza di un mio sogno ricorrente. Il sogno si ripete ogni 15-20 giorni dal gennaio 2015 ad oggi. Il sogno è sempre lo stesso : "In seguito ad una catastrofe mondiale io e la mia famiglia ci ritroviamo rifugiati in montagna, ma l'impreparazione nel far fronte a situazioni di sopravvivenza estrema come quella in cui ci ritroviamo mi vede testimone della morte di ognuno di loro. Da qui nasce l'esigenza di essere più "preparato". Condividerò con voi le conoscenze apprese.

18 apr 2016

RIFUGI




Un rifugio provvederà a proteggervi dal sole, dagli insetti, dal vento, dalla pioggia, dalla neve, dalle alte o basse temperature ed anche a nascondervi dal nemico. Può apportare una sensazione di benessere. Può aiutarvi a tenere alta la volontà di sopravvivere.
In alcune situazioni, la necessità di un ricovero sarà maggiore che quella del cibo e forse anche più importante dell'acqua. Ad esempio, una prolungata esposizione al freddo può causare un eccessivo affaticamento e debolezza (esaurimento). Una persona esaurita svilupperà una prospettiva "passiva" di ciò che accade, perdendo così la volontà di sopravvivere.
L'errore più comune nel costruire un riparo è quello di farlo troppo grande. Esso deve essere grande abbastanza per proteggervi. Ma deve essere abbastanza piccolo per non disperdere calore corporeo inutilmente, soprattutto in climi freddi.


SCELTA DEL LUOGO DEL RIFUGIO
Quando si è in una situazione di sopravvivenza e constatate che un rifugio è la priorità assoluta, iniziate a cercare un riparo il più presto possibile. Nel fare ciò ricordatevi di cosa deve aver bisogno il luogo. Due requisiti sono:

  • Deve avere i materiali necessari per costruire.
  • Deve essere lungo e livellato abbastanza da permettervi di sdraiarvici.
  • Quando considerate questi requisiti, non si può ignorare la situazione tattica o la vostra sicurezza.
E' necessario inoltre considerare se il luogo:
  • Fornisce occultamento dalla vista nemica.
  • Possiede vie di fuga camuffate.
  • E’ adatto per una segnalazione, se necessario.
  • Assicura protezione contro animali selvatici e rocce o alberi morti che potrebbero cadere.
  • E’ libero da insetti, rettili e piante velenose.
Bisogna anche ricordarsi i problemi che potrebbero insorgere nel proprio riparo. Per esempio:

  • Evitate le zone a rischio di inondazione.
  • Evitate zone a rischio di valanghe o frane nei terreni montagnosi.
  • Evitate le zone vicine ai bacini idrici che sono al disotto dei segni lasciati dall'acqua da inondazioni passate.

In alcune zone le stagioni possono avere un forte impatto sul sito che sceglierete. I luoghi ideali sono diversi nella stagione invernale da quella estiva. Durante i freddi mesi invernali cercherete un posto che vi protegga dal vento e dal freddo, ma allo stesso tempo che abbia una fonte di acqua e di combustibile. Durante i mesi estivi nella stessa zona servirà una fonte d'acqua, ma si vorrà anche stare alla larga dagli insetti.


Quando scegliete il luogo per costruire un rifugio, tenete a mente la parola BRACI come guida:


      B - Basso
      R - Ristretto
      A -Appartato
      C - Camuffato
      I - Irregolare


In inglese BLISS:



     B - Blend in with the surroundings.
     L - Low silhouette.
     I - Irregular shape.
     S - Small.
     S - Secluded location.


TIPI DI RIFUGI
Quando cercate il luogo adatto, tenete presente quale tipo di rifugio volete costruire. Tuttavia, bisogna considerare anche:

  • Quanto tempo e quanta fatica occorrono.
  • Se il rifugio è adatto a sopportare gli agenti atmosferici (sole, vento, pioggia, neve).
  • Se si dispone degli strumenti per costruirlo. In caso contrario, si possono improvvisare gli strumenti?
  • Se i materiali sono del tipo e della qualità giusta.

Per rispondere a queste domande è necessario sapere come costruire i vari tipi di riparo e quali materiali occorrono.



Tettoia col poncho
Richiede poco tempo e pochi materiali (Figura 5-1). Avrete bisogno di un poncho, 2 o 3 metri di corda, tre pali di circa 30 cm di lunghezza e due alberi o due pali a 2-3 metri di distanza l'uno dall'altro. Prima di iniziare, controllate la direzione del vento. Assicuratevi che il vento colpisca la parte posteriore e chiusa del rifugio.



Per fare il rifugio:

  • Slegate il cappuccio del poncho. Tirate il cordino elastico, arrotolate il cappuccio per la lunga e fissatelo con la cordicella elastica.
  • Tagliate la corda a metà. Su uno dei lati lunghi del poncho, legate una metà della corda al passacavo(buco) dell'angolo. L’altra metà della corda sull’altro lato.
  • Fissate un bastoncino per lo sgocciolamento (un bastone di 10 cm, che abbia una specie di scodella sull’estremità) su entrambe le corde, a circa 2,5 cm di distanza dal passacavo. Questi bastoncini faranno in modo che l'acqua piovana non scenda lungo le corde ed entri nel rifugio. Legate delle stringhe (circa 10 cm ognuna) a ogni foro lungo il bordo superiore del poncho (tettoia), così che l'acqua possa percorrere il filo senza gocciolare dentro al rifugio.
  • Legate le corde agli alberi portanti. Fate un giro completo, due nodi e un nodo a sgancio rapido.
  • Stendete il poncho e ancoratelo al suolo, fissandolo con dei bastoni appuntiti, attraverso i fori, nel terreno.

Se pensate di usare il rifugio per più di una notte, o se pensate che possa piovere, fissate un supporto centrale. Fatelo con una corda. Fissate un'estremità al bordo alto del poncho e l'altra estremità a un ramo sovrastante. Assicuratevi che la corda sia abbastanza tesa.


Un altro metodo consiste nel piazzare un bastone verticale sotto il centro della tettoia. Questo metodo ha l'inconveniente di restringere lo spazio disponibile per muoversi.


Per un'ulteriore protezione dal vento e dalla pioggia, accomodate lo zaino e altri oggetti ai lati interni del rifugio.


Per ridurre la perdita di calore al suolo, applicate qualche materiale isolante come foglie o aghi di pino.


Nota: Quando riposate perdete l'80% del calore corporeo attraverso il suolo.


Per diminuire la possibilità di essere visti dal nemico, abbassate l'altezza del rifugio facendo due modifiche. In primo luogo, fissate le linee di sostegno agli alberi all'altezza delle ginocchia (e non all'altezza della vita) usando due bastoncini a stivale infilati nei due passacavi centrali (ai lati del poncho/telo). In secondo luogo, angolate il telo a terra e fissatelo con dei bastoni appuntiti, come prima.





Poncho Tenda
Questa tenda (Figura 5-2) fornisce un basso profilo. Protegge dagli elementi esterni su entrambe i lati. Tuttavia c'è meno spazio a disposizione e si ha un minor campo di osservazione, diminuendo così la reazione a rilevare pericoli. Per costruire questa tenda è necessario un poncho, due corde da 1,5 - 2,5 metri, 6 bastoni appuntiti di circa 30 cm di lunghezza e due alberi distanti 2-3 metri l'uno dall'altro.




Per fare la tenda:

  • Fissate il cappuccio al poncho come descritto nella poncho-tettoia.
  • Legate da 1,5 a 2,5 metri di corda ai buchi centrali su ciascun lato del poncho.
  • Legate le altre estremità delle corde a due alberi all'altezza del ginocchio e tendere il poncho.
  • Stendete saldamente un lato del poncho e assicuralo a terra passando i legnetti attraverso i buchi.
  • Eseguite la stessa procedura sul lato opposto.

Se avete bisogno di aggiungere un supporto centrale, usate gli stessi metodi della poncho-tettoia.
Un altro supporto centrale è costituito da una struttura ad A fissata esternamente ma sopra il centro del telo (Figura 5-3). Utilizzate due bastoni di 90-120 cm di lunghezza, uno con una estremità biforcuta per formare la struttura ad A. Legare il cordoncino del cappuccio per fissarlo al supporto.






Tipi a tre pali con paracadute


Se avete a disposizione un paracadute e tre pali, e se la situazione tattica lo consente, potete costruirvi un tipi. Si tratta di un rifugio semplice e veloce da costruire. Esso fornisce protezione dalle intemperie e può servire da segnalatore concentrando la luce di una candela o di un fuoco ben visibile dall'alto. E' abbastanza grande da contenere diverse persone e le loro attrezzature, consente di dormire, cucinare e immagazzinare legna.

E' possibile costruire questo tipi utilizzando parti o tutto il paracadute, oppure si può usare il paracadute di riserva. Se si utilizza un paracadute personale standard, occorreranno tre pali di 3,5 - 4,5 metri di lunghezza e circa 5 cm di diametro.

Per erigere un tipi (Figura 5-4):
  • Stendete i pali in terra e legateli insieme da un’estremità(1).
  • Innalzate la struttura e formate un treppiede(2).
  • Per un maggior sostegno, posizionate altri pali contro il treppiede. Cinque o sei pali in più saranno ottimi, ma non legateli insieme al treppiede(3).
  • Determinate la direzione del vento, piazzando poi l'entrata a 90° o più dalla direzione prevalente del vento.
  • Aprite il paracadute sul "retro" del tipi e individuate l'aggancio delle funi nella parte superiore (apice) della vela.
  • Piazzate l'aggancio sull'estremità di un palo libero. Dopodiché posizionate il palo appoggiandolo contro il tripode, così che l'apice della vela sia alla stessa altezza dell'ancoraggio del treppiede.
  • Avvolgete la vela intorno ad un lato del tripode. La vela dovrebbe essere di doppio spessore, dato che si usa un paracadute intero. E' sufficiente avvolgere metà del treppiede poiché il resto della vela coprirà la direzione opposta.
  • Costruire l'entrata avvolgendo i bordi ripiegati intorno a due pali liberi, e potendo così chiudere l'entrata posizionando i due pali sulla parte opposta dell'ingresso(4).
  • Mettete la vela che avanza, sotto i pali e dentro il tipi, così da avere un pavimento.
  • Lasciate un'apertura di 30 a 50 cm nella parte alta per la ventilazione e in caso vogliate accendere un fuoco all'interno(5).




Tipi con un palo e un paracadute
Per costruire questo rifugio avrete bisogno di un paracadute, dei picchetti, un palo centrale robusto e un ago. Dovete tagliare le corde di sospensione del paracadute, ad eccezione dei 40-45 cm di lunghezza sulla banda laterale bassa della vela.

Per fare questo tipi (Figura 5-5):
  • Scegliete un luogo e tracciate a terra un cerchio di circa 4 metri di diametro.
  • Puntate il paracadute al suolo usando le corde di sospensione rimaste attaccate.
  • Dopo aver deciso dove posizionare il rifugio, piazzate un paletto e legateci saldamente la prima corda (della banda laterale bassa).
  • Tendete il telo fino alla prossima corda, piazzate un paletto e legateci la corda.
  • Continuate questo passaggio finché tutte le corde sono legate.
  • Fissate la parte superiore del telo al palo centrale con le corde che avete precedentemente tagliato e, provando e sbagliando, determinate il punto dove il telo resterà teso una volte innalzato il palo centrale.
  • Poi fissate saldamente il telo al palo.
  • Usate una linea di sospensione (o un filo) e cucite i bordi verticali lasciando 1,5-2 metri per l'ingresso.





Tipi con paracadute senza palo
Si usano gli stessi materiali del rifugio precedente, ad eccezione del palo centrale.

Per fare questo tipi (Figura 5 -6):
  • Legate la cima del paracadute con una corda di sospensione precedentemente tagliata.
  • Gettate la cima su un ramo di un albero e poi legare l'estremità al tronco.
  • Partendo dal lato opposto dell'entrata, piazzate un paletto sul cerchio di 3,5 o 4,3 metri.
  • Legate la prima corda inferiore di sospensione del paracadute al paletto.
  • Continuate a collocare i paletti e a legarci le corde.
  • Dopo aver fatto tutte le legature e picchettato bene i paletti, slegate la corda attaccata al tronco e mettetela bene in tensione e poi rilegatela.




Rifugio per una persona
Un rifugio per una singola persona è facilmente costruibile con un paracadute, un albero e tre pali. Un palo dovrebbe essere di 4,5 metri di lunghezza e gli altri due di circa 3 metri.


Per fare questo rifugio (Figura 5-7):

  • Fissate all'albero il palo più lungo all'altezza della vita.
  • Posizionate i pali di 3 metri a terra su entrambi i lati del - e nella stessa direzione del palo principale.
  • Posizionate il telo sul palo di 4,5 metri facendo in modo che su entrambi i lati cada la stessa quantità di telo.
  • Ripiegate il materiale in eccesso sotto i pali laterali a terra, e se possibile può servire da pavimento per il rifugio.

  • Piazzate dei pali(o pietre) tra i due laterali(perpendicolari), in modo che i due laterali non si spostino verso l'interno.

  • Usate qualsiasi materiale in eccesso per coprire l'ingresso.



La tela del paracadute rende questo rifugio resistente al vento ed è abbastanza piccolo da riscaldarsi facilmente. Una candela, usata con attenzione, può mantenere la temperatura interna confortevole. Tuttavia, non è un rifugio adatto in caso di neve, nemmeno con una leggera nevicata.


Amaca col paracadute
È possibile effettuare una amaca con 6 - 8 “spicchi” della vela del paracadute e due alberi distanti tra loro 4,5 metri (Figura 5-8).




Tettoia da campo
Se vi trovate in una zona boscosa e ci sono abbastanza materiali naturali, è possibile costruire una tettoia da campo (Figura 5-9) senza l'ausilio di strumenti o solo con un coltello. Ci vorrà più tempo per tirar su questo rifugio ma vi garantirà un'ottima protezione dagli elementi.




Avrete bisogno di due alberi (o pali verticali) a 2 metri di distanza l'uno dall'altro, un palo di 2 metri di lunghezza e 2,5 cm di diametro; 5-8 pali di circa 3 metri e 2,5 cm di diametro; cavi o liane(rampicanti) per fissare il supporto orizzontale agli alberi; e altri pali o alberelli o rampicanti per intrecciare i pali.

Per costruire questo rifugio:
  • Legate il palo da 2 metri ai due alberi all'altezza della vita. Questo sarà il supporto orizzontale. Se non sono disponibili degli alberi potete arrangiarvi con la costruzione di un bipede usando bastoni a Y o due tripodi.
  • Posizionate un'estremità della trave(palo di 3 metri) su un lato del supporto orizzontale. Come per tutti i rifugi "inclinati", assicuratevi che la parte che riceve il vento sia quella posteriore.
  • Intrecciate rami o funi/liane/rampicanti con i pali. Coprite la tettoia con boscaglia, foglie, aghi di pino o erba partendo dal basso e andando verso l'alto.
  • Piazzate paglia, foglie, aghi di pino o erba anche all'interno del rifugio per renderlo confortevole.
Quando fa freddo potete aggiungere al vostro rifugio un muro per riflettere il calore del fuoco (Figura 5-9). Collocate quattro pali di 1,5 metri di lunghezza nel terreno per sostenere il muro. Poi posizionate dei pali verdi uno sopra all'altro tra i pali di sostegno. Formate due pile per creare uno spazio centrale nel muro che può servire per la sporcizia. Quest’azione non solo rinforza il muro, ma lo rende più riflettente. Fasciate la parte superiore dei pali di sostegno in modo che i tronchi verdi e la sporcizia rimangano fermi.


Con solo un piccolo sforzo in più si può allestire una griglia di essiccazione. Tagliare qualche palo di 2 cm di diametro (la lunghezza dipende dalla distanza tra la parte alta della tettoia e la parte alta del muretto). Posate un'estremità sulla tettoia e l'altra sul muretto. Piazzate e legare dei rami più piccoli tra questi pali. Così avrete uno spazio per seccare i vestiti o il cibo.


Letto per paludi
In un pantano o in una palude, o in qualsiasi altro luogo dove vi è acqua stagnante o un suolo costantemente umido, il letto per paludi(Figura 5-10) vi aiuterà a rimanere fuori dall'acqua. Quando si deve selezionare un posto simile, considerate sempre il tempo meteorologico, il vento, le maree e i materiali che si hanno a disposizione.




Per fare un letto da palude:

  • Cercate quattro alberi disposti a rettangolo, oppure tagliate quattro pali (il bambù è l'ideale) e fissateli saldamente a terra sempre formando un rettangolo. Dovranno essere abbastanza distanti e forti da poter sostenere il vostro peso e la vostra altezza, ed eventualmente le vostre attrezzature.
  • Tagliate due pali che si estendano per tutta la lunghezza del rettangolo. Anch'essi dovranno essere abbastanza forti da sostenere il peso.
  • Fissateli ai due alberi (o pali). Assicuratevi che sia sufficientemente elevato dal suolo o dall'acqua, considerando maree e piene.
  • Tagliate dei rami aggiuntivi che coprano la larghezza del letto(rettangolo). Legateli e fissateli ben saldamente ai due pali laterali.
  • Coprite la parte superiore del letto con ramoscelli verdi, foglie o erba per formare una superficie morbida.
  • Costruite una zona per il fuoco con argilla, limo o fango a un angolo del letto e lasciatelo seccare, e una volta acceso il fuoco rimarrà secco.

Un altro rifugio progettato per star fuori dal bagnato utilizza la stessa configurazione a rettangolo con i 4 pali. A differenza del primo dovete semplicemente "riempire" il rettangolo con bastoni e rami fino a quando la quantità di materiale sia abbastanza sopra il livello dell'acqua; ricordate comunque di fissare bene il tutto, per evitare che in caso di troppa acqua, i legni non galleggino o escano dalla loro sede.


Rifugi naturali
Non dimenticatevi dei rifugi naturali che la natura può offrire. Esempi sono le grotte, anfratti rocciosi, gruppi di cespugli, piccole depressioni, grandi rocce ai lati sottovento delle colline, grossi alberi con chiome che toccano terra o alberi caduti con grossi rami. Tuttavia, quando si seleziona una formazione naturale:

  • State lontani dai suoli bassi come le gravine, le valli strette o i letti di torrenti. Le zone basse raccolgono l'aria fredda che è più pesante e quindi la temperatura sarà minore della zona circostante. I luoghi bassi, cespugliosi e con fitta vegetazione ospitano anche una maggiore quantità di insetti.
  • Controllate la presenza di serpenti, zecche, acari, scorpioni e formiche aggressive.
  • Controllate le rocce pericolanti, rami morti, noci di cocco o altre formazioni naturali che potrebbero cadere su di voi o sul vostro rifugio.

Capanna di detriti
Per il calore e la facilità di costruzione, questo rifugio è uno dei migliori. Quando un rifugio è essenziale per sopravvivere, allora costruite questo.


Per fare la capanna di detriti (Figura 5-11):

  • Iniziate facendo un treppiede con 2 rami corti e uno traverso più lungo, oppure posizionate l'estremità del ramo lungo su di un ceppo d'albero.
  • Fissate il bastone (quello che percorre la lunghezza) usando il metodo del treppiede o ancorandolo a un albero all'altezza della vita.
  • Collocate larghi rami lungo tutti e due i lati della traversa così da farla assomigliare a una gabbia toracica a forma di cuneo. Assicuratevi che sia abbastanza spaziosa da accogliere tutto il corpo e abbastanza inclinata da far colare l'umidità.
  • Piazzate rami sottili e boscaglia su tutta la "gabbia". Ciò formerà un intreccio che manterrà il materiale isolante (erba, aghi di pino, foglie) fisso al rifugio senza cadere dentro di esso.
  • Aggiungere detriti leggeri, secchi e, se possibile, morbidi sopra la gabbia finché il materiale isolante non sia di almeno 1 metro di spessore (più è migliore è).
  • Collocate uno strato di 30 cm di materiale isolante all'interno del rifugio.
  • All'ingresso, formate una pila di altro materiale isolante che potrete poi trascinare per chiuderlo, oppure costruite una porta.
  • Come ultimo passo, coprite il materiale isolante esterno con rami o qualunque cosa abbiate a disposizione per far si che il materiale isolante non voli via in caso di vento o tempesta.



Buca d'albero nella neve
Se siete in una zona fredda e coperta di neve , se vi sono alberi sempreverdi e se avete la possibilità di scavare, potete costruire un rifugio in una buca d'albero (Figura 5 -12).




Per fare questo rifugio:

  • Cercate un albero cespuglioso che fornisca una buona copertura.
  • Scavate la neve intorno al tronco fino a raggiungere la profondità e il diametro desiderato, o fino a raggiungere il terreno.
  • Comprimete la neve intorno alla parte superiore della buca per fornire più sostegno.
  • Cercate e tagliate dei rami sempreverdi. Metteteli sopra la buca per darvi ulteriore copertura. Mettete alcuni rami anche sul fondo della buca per isolarlo.
  • Successivamente dedicherò un intero post per altri ricoveri per climi artici o freddi.




Rifugio ombreggiato da spiaggia

Questo riparo vi proteggerà dal sole, vento, pioggia e dal calore. E' facile da costruire con materiali naturali.

Per costruire questo rifugio (Figuro 5.13):
  • Trovate e raccogliete legni o altri materiali naturali da usare come travi di sostegno e come strumento per scavare.
  • Scegliete un sito che sia sopra il livello della marea alta.
  • Scavate una trincea che va da nord a sud in modo che riceviate la minor quantità di luce solare.
  • Fatela abbastanza grande e lunga da potervici sdraiare comodamente.
  • Fate un argine su tre lati della trincea. Più alto è il cumulo e più sarà lo spazio interno.
  • Collocate le travi di sostegno (legni o altri materiali naturali) sopra gli argini per formare lo scheletro del tetto che poi andrete a fortificate e ricoprite secondo i materiali a vostra disposizione.
  • Ingrandite il lato dell'entrata scavando più sabbia.
  • Utilizzate materiali naturali come erba o foglie per formare un letto all'interno del rifugio.





Rifugi desertici
In un ambiente arido dovete considerare il tempo, i materiali e lo sforzo necessario per poter fare il rifugio. Se avete a disposizione un poncho, una tela o un paracadute, usatelo in congiunto con l'ambiente circostante, come rocce, cumuli di sabbia o depressioni tra le dune o sulle rocce per costruire il rifugio.

Utilizzo di sporgenze rocciose:
  • Ancorate un'estremità del poncho (tela, paracadute o altro) sul bordo superiore con pietre o altri pesi.
  • Ampliate ed estendete l'altra estremità del poncho in modo da creare più ombra possibile.
In una zona sabbiosa:
  • Erigete un tumulo di sabbia o usate la parte alta di una duna per un lato del rifugio.
  • Ancorate l'estremità del materiale in cima alla collina con sabbia o altri pesi.
  • Ampliate e ancorate l'altra estremità per avere maggiore ombra.


Nota: Se avete abbastanza materiale, piegatelo a metà e formate uno spazio aereo di 30-45 cm tra le due metà. Tale spazio aiuterà a ridurre la temperatura.

Un rifugio sotterraneo (Figura 5-14) può ridurre il calore del mezzogiorno fino a 16-22° C (30-40° F). Tuttavia, la sua costruzione necessita più tempo e più impegno. Dal momento che lo sforzo fisico vi farà sudare e aumenterà la disidratazione, è meglio costruirlo prima del calore diurno.

Per fare questo rifugio:
  • Cercate un luogo basso o una depressione tra le rocce o tra le dune. Se necessario, scavate una trincea di 45-60 cm di profondità e lunga e larga abbastanza per voi.
  • Formate una pila di sabbia con quella che togliete dalla trincea su tre lati.
  • Sul lato aperto della trincea togliete più sabbia in modo da entrare e uscire facilmente.
  • Coprite la trincea con il materiale a vostra disposizione.
  • Fissatelo con sabbia, pietre o altri pesi.
Se avete a disposizione del materiale extra, si può ridurre ulteriormente la temperatura collocando il materiale extra 30-45 cm sopra l'altra copertura. Questa stratificazione ridurrà la temperatura interna a 11-22°C (20-40°F).

Un altro tipo di costruzione sotto terra che fornisce ombra è simile al precedente ma con tutti i lati aperti che permettono la circolazione dell'aria. Per la massima protezione è necessario un minimo di due strati di paracadute (Figura 5-15). Il bianco è il colore migliore per riflettere il calore, lo strato più interno dovrebbe essere più scuro.



28 dic 2015

MEDICINA DI SOPRAVVIVENZA DI BASE


Primo tra tutti i problemi che possono compromettere la nostra sopravvivenza e il ritorno a un luogo sicuro sono i problemi medici che possono risultare da cadute dal paracadute o in uno sbarco, in climi estremi, terreni di combattimento, evasioni o malattie contratte in prigionia.
Molti evasi e superstiti hanno trovato difficoltà nel trattare incidenti o malattie a causa dell'inesperienza e mancanza di strumenti. Per altri, ciò gli ha condotti alla cattura o ad arrendersi.
I sopravvissuti dicono che sentivano apatia e impotenza nel non poter curare se stessi in determinati ambienti. L'abilità nel curarsi aumenta la loro morale e la coesione e li aiuta a uscirne vivi.
Una persona con modeste conoscenze mediche di base può fare la differenza per sé stesso e per gli altri, in assenza di un reale personale medico bisognerà cavarsela con le proprie mani.

REQUISITI PER RIMANERE IN SALUTE
Per sopravvivere avrete bisogno di acqua e cibo; dovete anche applicare un'alta igiene personale.
Acqua
Il corpo perde acqua attraverso i normali processi biologici (sudando, orinando e defecando). Durante una routine giornaliera con una temperatura di 20°C (68°F), l'adulto medio perde e richiede 2-3 litri di acqua diaria. Altri fattori come caldo, freddo, attività intense, alte altitudini, scottature o malanni possono provocare una maggiore perdita di acqua che dovrà essere rifornita al vostro corpo.
La disidratazione avviene quando questi fluidi non sono rimpiazzati. Decresce la vostra efficienza e se siete feriti aumenterà la suscettibilità a un severo shock. 

Considerate le seguenti conseguenze della perdita d'acqua:
• Perdita di un 5% d'acqua dà luogo a sete, irritabilità, nausea e debolezza.
• Perdita del 10% dà luogo a capogiri, mal di testa, impossibilità di camminare e una sensazione di formicolio agli arti.
• Perdita del 15% provoca una vista sfuocata, dolore a orinare, lingua gonfia, sordità e una sensazione di pelle intorpidita.
• Una perdita maggiore al 15% dei liquidi può dare luogo alla morte.
I sintomi più comuni della disidratazione sono:
• Orina scura con un forte e intenso odore.
• Bassa fuoriuscita di orina.
• Occhi scuri e infossati.
• Fatica.
• Instabilità emotiva.
• Perdita dell'elasticità della pelle.
• Problemi ai capillari sotto le unghie.
• Profonde linee sotto il centro della lingua.
• Sete. E' l'ultima della lista perché quando avrete un forte desiderio di bere avrete già perso il 2% dei liquidi.

Reintegrate l'acqua così come la perdete. Cercare di rimediare a un deficit, in una situazione di sopravvivenza, è abbastanza difficile e la sete non è un indicatore di quanta acqua avete realmente bisogno.
Molte persone non riescono a bere più di un litro alla volta. Quindi, anche quando non si ha sete, bevete piccole quantità d'acqua a intervalli regolari ogni ora per prevenire la disidratazione.
Se siete sotto stress fisico e mentale o soggetti a condizioni estreme, dovrete aumentare l'apporto di liquidi. Bevete abbastanza da mantenere l'orinazione ad almeno 0,5 litri ogni 24 ore.
In ogni situazione in cui il cibo scarseggia, bevete dai 6 agli 8 litri al giorno. In un clima estremo, specialmente in quelli aridi, una persona media può perdere 2,5 – 3,5 litri d'acqua ogni ora. In questo tipo di clima bisognerebbe bere dai 14 ai 30 litri d'acqua al giorno.
Con la perdita di liquidi c'è anche una perdita di elettroliti (sali minerali). Una dieta normale può normalmente rimediare, ma in una situazione estrema, o se si è debilitati, si avrà bisogno di una fonte che fornisca questi sali. Una mistura di 0,25 (¼) di cucchiaino in un litro d'acqua fornirà una concentrazione di sali che il corpo potrà assimilare rapidamente.

Di tutti i problemi fisici riscontrabili in una situazione di sopravvivenza, la perdita di acqua è la più prevenibile.

Le seguenti indicazioni servono per prevenire la disidratazione:
• Bevete sempre dell'acqua quando mangiate. L'acqua è usata nel processo della digestione e un suo calo può condurre alla disidratazione.
• Acclimatarsi. Il corpo è più efficiente in condizioni estreme, se si sarà adattato al clima.
• Conservate il sudore, non l'acqua. Limitate le attività che fanno sudare troppo e bevete acqua.
• Razioni d'acqua. Finché non troverete una sorgente d'acqua, razionate accuratamente quella che avete con voi. Un'assunzione giornaliera di 500 cm3 (½ litri) di mistura acqua-zucchero (2 cucchiaini per litro) saranno sufficienti a prevenire una severa disidratazione per almeno una settimana, sempre che manteniate basse le perdite d'acqua, come la sudorazione, e fornitevi calore o fresco a seconda della situazione.
Potete stimare le perdite di fluidi in diversi modi. Un normale abito da campo trattiene circa 0,25 litri di sangue. Una maglietta fradicia ne trattiene circa 0,5 – 0,75 litri.
Potete anche misurare le pulsazioni e il ritmo respiratorio per stimare la perdita di liquidi. Usate la seguente guida:
• Con una perdita di 0,75 litri le pulsazioni saranno sotto i 100 battiti al minuto e 12-20 respiri al minuto.
• Con una perdita di 0,75 a 1,5 litri il polso aumenterà tra i 100 e i 120 battiti al minuto e 20-30 respiri al minuto.
• Con una perdita di 1,5 a 2 litri il polso sarà tra i 120 e i 140 battiti al minuto e 30-40 respiri al minuto. Segnali vitali al di sopra dei 140 battiti richiederanno una cura più avanzata.

Cibo
Anche se si può stare senza cibo per settimane, è bene mangiare una certa quantità di alimento per poter restare attivi. Senza cibo le vostre capacità mentali e fisiche deterioreranno rapidamente e diventerete deboli. Il cibo rimpiazzerà le sostanze che il vostro corpo brucerà per fornirvi energia. Provvederà alle vitamine, minerali, sali e altri elementi essenziali per una buona salute. Possibilmente, cosa più importante, vi alzerà il morale.
Le due fonti di cibo sono piante e animali (pesci inclusi). In percentuali diverse ambedue provvedono calorie, carboidrati, grassi e proteine che servono per il normale funzionamento quotidiano.
Le calorie forniscono il calore e l'energia potenziale. Una persona media ha bisogno di 2000 calorie al giorno per un funzionamento minimo. Un' adeguato ammontare di carboidrati, grassi e proteine, senza un' adeguato apporto di calorie, vi condurrà alla fame e farà sì che il vostro corpo si ciberà dei suoi stessi tessuti, e una volta che avrà consumato il grasso passerà ai muscoli.

Cibi vegetali
Questi alimenti offrono carboidrati, la principale fonte di energia. Molte piante offrono abbastanza proteine per mantenere il corpo a un normale livello di efficienza. Anche se i vegetali non possono offrire una dieta equilibrata, potrebbero comunque sostenervi anche se ci si trova nell'artico, dove il cibo è essenziale per produrre calore. Altre fonti vegetali come noci e semi, forniranno invece abbastanza proteine e oli essenziali. Radici, parti verdi e piante contengono uno zucchero naturale che offrirà calorie e carboidrati sufficienti a darti l'energia.

L'importanza di alimentarsi di vegetali si fa più marcata se si è in missione o se le fonti di alimento sono scarse. 

Per esempio:
• Si possono seccare le piante con il vento, l'aria, il sole o il fuoco. Questo ne ritarda il deterioramento, così da poterle conservare e trasportare per poi usarle quando sono necessarie.
• Si possono ottenere piante con più facilità e tranquillità della carne. Questo è estremamente importante quando l'eventuale nemico è vicino.

Cibi animali
La carne è più nutriente dei vegetali. Di fatto, può essere più reperibile in certi luoghi. Tuttavia, per procurarsi la carne, bisogna conoscere le abitudini, e come catturare, le varie specie animali.
Per soddisfare l'immediata fame, bisogna cercare la fonte più abbondante e più facilmente ottenibile, come insetti, crostacei, molluschi, pesce e rettili. Questi possono soddisfare l'immediato bisogno di cibo mentre si preparano trappole per prede più grandi.

Igiene personale
In ogni situazione la pulizia è un fattore molto importante per prevenire infezioni e malattie. Diventa ancora più importante in una situazione di sopravvivenza. Un mal igiene può ridurre le vostre possibilità di sopravvivere.
Una doccia giornaliera che con acqua calda e sapone è l'ideale, ma potete anche rimanere puliti senza questi lussi. Usate un panno e acqua insaponata per lavarvi. Prestate molta attenzione ai piedi, le ascelle, l'inguine, le mani e capelli sono le prime zone colpite da infestazioni e infezioni. Se l’acqua è scarsa fatevi un "bagno d'aria". Svestitevi più che potete ed esponete il vostro corpo al sole e all'aria per almeno un'ora. Fate attenzione a non scottarvi.
Se non avete il sapone potete usare la cenere o la sabbia, oppure, se la situazione lo permette, potete produrre del sapone con del grasso animale e della cenere di legna. 

Ecco come produrre il sapone:
• Estrarre grasso animale tagliando il grasso in piccoli pezzi e cucinarli in una pentola.
• Aggiungere abbastanza acqua per non farlo bruciare mentre si cucina.
• Cuocere il grasso lentamente mescolando frequentemente.
• Quando il grasso è liquido, metterlo in recipiente a indurirsi.
• Mettere le ceneri in un contenitore che abbia un beccuccio sul fondo (come un imbuto).
• Versare dell'acqua sopra le ceneri e raccogliere in un contenitore separato il liquido che gocciola dal     beccuccio. Questo liquido è cloruro di potassio o lisciva. 

Un altro metodo per ottenerla è quello di filtrare l'impasto (miscela di cenere e acqua) attraverso un telo teso.
• In una pentola mescolate due parti di grasso e una parte di cloruro di potassio.
• Mettere questa miscela sul fuoco e farla bollire finché non si è addensata.

Dopo che la miscela (il sapone) si raffredda, potete usarlo anche se non è completamente solido direttamente dalla pentola. Oppure potete semplicemente versarlo in un tegame (o qualsiasi altro recipiente), lasciarlo indurire e tagliarlo a barre per usarlo in un secondo momento.

Mantenete le vostre mani pulite
I germi sulle vostre mani possono infettare cibo e ferite. Lavatele dopo aver maneggiato qualsiasi materiale che possa trasportare germi, dopo essere andati al bagno, dopo essersi presi cura di un malato e prima di maneggiare qualsiasi cibo, acqua o utensile per mangiare. Mantenete le unghie corte e pulite, e tenete le mani lontane dalla faccia.

Mantenete i capelli puliti
I vostri capelli possono diventare un rifugio per batteri, pulci, pidocchi e altri parassiti. Mantenerli puliti, pettinati e tagliati aiuta a evitare questi rischi.

Mantenete l'abbigliamento pulito
Dovete mantenere i vostri vestiti e la biancheria da letto il più puliti possibili per ridurre il rischio di infezione della pelle o di un'infestazione di parassiti. Pulite i vostri vestiti esterni ogni qual volta si sporchino. Usate la biancheria intima pulita e scrollatela ogni giorno. Se l'acqua è scarsa, l'aria può pulire i vostri abiti sventolandoli, areandoli ed esponendoli al sole per due ore. Se avete un sacco a pelo "rivoltatelo" ogni volta che lo usate, scrollatelo e fategli prendere aria.

Mantenete i denti puliti
Lavate la bocca e i denti con uno spazzolino almeno una volta al giorno. Se non avete uno spazzolino potete fare un “bastoncino da masticare”. Trovate un rametto che sia lungo 20 cm e 1 cm di larghezza. Masticate un'estremità per sfibrarlo e usatelo per lavarvi. Un altro metodo è quello di avvolgere un pezzo di stoffa pulito attorno al dito e strofinarvici i denti. È possibile anche lavarsi i denti con piccole quantità di sabbia, bicarbonato, sale o sapone. Sciacquare quindi la bocca con acqua, acqua salata o un infuso di corteccia di salice. Potete anche usare dei fili o fibre come filo interdentale.Se si hanno delle carie si possono fare delle otturazioni temporanee applicandoci della cera, tabacco, aspirina, peperoncino, pasta o polvere dentale, o pezzi di radice di zenzero. Prima però assicuratevi di ripulire la cavità risciacquando ed eliminando ogni impurità.

Prendetevi cura dei vostri piedi
Per evitare seri problemi ai piedi controllate sempre le vostre scarpe prima di indossarle. Lavate e massaggiate i vostri piedi giornalmente. Tagliatevi bene le unghie. Indossate una soletta e dei calzini secchi. Controllate e spolverate i vostri piedi ogni giorno controllando se ci sono vesciche. Se si presenta una piccola bolla non apritela, così sarà protetta dalle infezioni. Applicare un'imbottitura per alleviare la pressione e ridurre l'attrito. Se la bolla scoppia trattatela come una ferita. Pulitela (anche intorno) e cambiate la fasciatura ogni giorno. Lasciate le grandi bolle intatte e per evitare che scoppino o che si strappino causando una ferita aperta e dolorosa, effettua le seguenti operazioni:

• Ottenere un ago e un filo puliti o sterilizzati.
• Far passare l'ago e filo attraverso la bolla previamente pulita.
• Staccare la ago e lasciar fuoriuscire le due estremità del filo. Il filo assorbirà il liquido contenuto all'interno. Questo fa ridurre le dimensioni del foro e assicura che non si chiuda.
• Infine fasciare la vescica.

Riposate a sufficienza
Per andare avanti avrete bisogno di una certa quantità di riposo. Pianificate periodi regolari di riposo di almeno 10 minuti all'ora durante le attività quotidiane. Imparate a mettervi comodi quando siete in situazioni mentalmente incomode. Un cambio dall'attività mentale a quella fisica o viceversa può essere rinfrescante quando il tempo o la situazione non permettono un rilassamento totale.

Mantenete il vostro accampamento pulito
Non sporcate l'area dell'accampamento con urine o feci. Usate le latrine quando sono disponibili, in caso contrario fate un buco come i gatti e poi ricoprite il tutto. Ricordatevi di raccogliere l'acqua potabile a monte dell'accampamento. Purificate sempre tutta l'acqua.

Pianificazione di sopravvivenza e kit di sopravvivenza


La pianificazione di sopravvivenza non è niente di più che pensare a una situazione che potrebbe porre la vostra vita in una situazione di sopravvivenza e, con questo in mente, piano piano si compiono passi per aumentare le possibilità di sopravvivenza. Quindi la pianificazione di sopravvivenza significa preparazione.
Preparazione significa avere gli strumenti di sopravvivenza e saperli usare, le persone che vivono nelle regioni nevose preparano la loro automobili per quel tipo di terreno (anche se non c'è ancora la neve tengono gli strumenti a portata d'uso). Mettono le catene per la neve alle ruote, aggiungono peso extra per la trazione posteriore e si portano dietro pale, sale e coperte. Un' altro esempio di preparazione è cercare l'uscita d’emergenza su un' aereo quando si va in volo. Preparazione può anche significare conoscere la nostra meta di viaggio e familiarizzare con il luogo. Infine, una pianificazione di sopravvivenza è essenziale.


L'IMPORTANZA DELLA PIANIFICAZIONE.

Una dettagliata pianificazione “a priorità” è essenziale in una potenziale situazione di emergenza. Anche le considerazioni di sopravvivenza nella pianificazione della missione aumenteranno le possibilità di sopravvivere se succede un'emergenza. Per esempio, se il vostro incarico richiede di lavorare in piccoli ambienti chiusi che limitano le manovre, organizzate dove posizionare il vostro zaino o l’attrezzatura. Metteteli in modo che non impediscano la rapida uscita, ma allo stesso tempo che siano pronti all'uso.
Un importante aspetto è la pianificazione della medicina preventiva. Assicuratevi subito di non avere problemi dentali e di fare le vaccinazioni necessarie. Un problema dentale in una situazione di sopravvivenza ridurrà le vostre abilità nell'affrontare il percorso. Mancare alcune vaccinazioni può significare che il vostro corpo non sarà immune ai malesseri prevalenti della zona.
Preparare e portare un equipaggiamento di sopravvivenza è importante tanto quanto le considerazioni menzionate sopra. Tutti gli aerei militari normalmente hanno kit di sopravvivenza a bordo per il tipo/i di zona/e che sorvolano. Ci sono kit per la sopravvivenza in acqua, per climi caldi e una veste di sopravvivenza per aviatori (vedete l’Appendice A per la descrizione del kit). Se non siete degli aviatori probabilmente non avrete accesso garantito a questi kit. Comunque, se sapete cosa contengono questi kit, può aiutarvi a preparare e progettare il vostro kit personale.
Anche il più piccolo equipaggiamento di sopravvivenza, se propriamente preparato, è fondamentale quando si è in una situazione di sopravvivenza. Prima di fare il vostro kit, tuttavia, considerate la vostra missione, l'ambiente che si dovrà affrontare e l'equipaggiamento e veicoli assegnati alla vostra unità.


KIT DI SOPRAVVIVENZA

L'ambiente è la chiave per scegliere gli oggetti giusti per il kit. La quantità e il peso degli oggetti dipenderà da come verranno trasportati. Un kit portatile dovrà pesare meno di un kit trasportato con la macchina. Dividete sempre in scompartimenti il vostro kit di sopravvivenza, tenete gli oggetti più importanti sempre con voi. Per esempio, una mappa e una bussola dovrebbero sempre essere a portata di mano. Gli oggetti meno importanti invece, è preferibile riporli nell'equipaggiamento secondario, come nell'auto, e gli oggetti grossi più importanti nello zaino.
Nel preparare il kit, selezionate gli oggetti che possono avere molteplici funzioni, se due oggetti hanno una funzione molto simile, sceglietene uno solo, così non aumenterete il peso dell'equipaggiamento.
Il vostro kit non dovrebbe essere troppo elaborato e complesso; avete bisogno solo di oggetti funzionali che soddisferanno le necessità basiche e ovviamente un contenitore in generale. Come contenitore si può anche usare una scatola dei cerotti, oppure un astuccio del pronto soccorso, o uno di quelli per le munizioni o qualunque altra cosa che vada bene. Questo contenitore dovrebbe essere:
• Impermeabile o a prova d'acqua.
• Facile da trasportare o da indossare .
• Adatto a tenere oggetti di diverse dimensioni.
• Non dovrebbe rovinarsi col tempo.


Nell'equipaggiamento di sopravvivenza ci dovrebbe essere:

• Pronto soccorso.
• Tavolette o gocce per purificare l'acqua.
• Strumenti per accendere il fuoco.
• Oggetti per segnalare.
• Oggetti per procurarsi il cibo.
• Oggetti per costruire un rifugio.


Degli esempi di questi articoli sono:

• Accendino, pietra focaia e fiammiferi impermeabili.
• Filo per trappole.
• Specchio per segnalazioni.
• Piccola bussola.
• Filo da pesca.
• Ami da pesca.
• Candela.
• Lente portatile.
• Tavolette di Ossitetraciclina (per diarrea o infezione).
• Tavoletta per purificare l'acqua(o una boccetta di tintura di iodio ben chiusa).
• Telo per il sole.
• Bisturi chirurgici.
• Suture a farfalla.
• Preservativi o palloncini per raccogliere acqua.
• Burro cacao.
• Ago e filo.
• Coltello.


Includete un'arma solo se è assolutamente necessario. Continuate leggendo le pratiche e le tecniche di questo Blog. Considerate l'obbiettivo della missione e l'ambiente su cui si lavorerà. Poi preparate il kit di sopravvivenza.